Osteopatia e disturbi del sonno
L’insonnia, il più comune disturbo del sonno, è caratterizzato dalla difficoltà ad addormentarsi e a mantenere il sonno. Si parla di insonnia anche quando il sonno è contraddistinto da risvegli al mattino presto e non risulta ristorativo per tre/quattro volte alla settimana, persistendo per più di un mese.
Negli ultimi anni, i problemi legati ai disturbi del sonno sono aumentati in maniera esponenziale: in Italia circa 3 persone su 10 soffrono di disturbi del sonno come l’insonnia che hanno tra le cause abitudini scorrette (anche di natura alimentare) e ritmi di vita estenuanti.
Quando si è in veglia, il sistema ortosimpatico prevale e stimola la muscolatura, aumentandone il tono; durante il sonno, invece, il sistema parasimpatico domina, portando a una riduzione del tono muscolare, della pressione arteriosa, della frequenza cardiaca e a un aumento dell’attività gastroenterica fino a un abbassamento del metabolismo corporeo del 10-30%.
Il sonno ricopre quindi un ruolo fondamentale nella quotidianità di ogni essere umano, occupando un terzo della nostra vita e avendo innumerevoli funzioni, in particolare quella ristoratrice.
Il sonno è importante per la conservazione dell’energia metabolica, infatti una privazione di sonno fa aumentare l’assunzione di cibo. Sempre a livello metabolico, durante il sonno si ha l’eliminazione di metaboliti endogeni formatisi durante la veglia. Inoltre esso mantiene integri i processi cognitivi: se si stimola cronicamente la veglia di un soggetto, si avrà una riduzione della capacità di svolgere compiti intellettivi.
Il sonno ha inoltre funzioni termoregolatrici; la temperatura corporea e quella cerebrale sono normalmente ridotte durante il sonno, tranne in fase REM, in cui aumenta la temperatura anche a livello cerebrale per un aumento della sua attività metabolica. Il riscaldamento del corpo, prima dell’inizio del sonno aumenta la durata successiva del sonno a onde lente.
Esiste poi una forte correlazione tra la secrezione di alcuni ormoni e il ciclo sonno-veglia (cortisolo, ormoni sessuali ecc…) e si pensa infine che il sonno abbia un’importante influenza sulla regolazione del sistema immunitario.
Un sonno poco ristoratore può essere causa di diverse problematiche durante tutta la giornata:
– scarsità di concentrazione,
– spossatezza,
– affaticamento,
– stress,
– ansia,
– depressione,
– abbassamento delle difese immunitarie,
– aumento del rischio di patologie cardiovascolari.
Il concetto di sonno rimane però parzialmente incompreso nel mondo scientifico per la sua complessità, sebbene siano ormai utilizzate strumentazioni sempre più all’avanguardia per un monitoraggio preciso di molti suoi aspetti.
Da diversi studi è emerso che il trattamento manipolativo osteopatico (OMT) sia in grado di modulare il sistema nervoso autonomo (SNA), con una stimolazione dell’attività parasimpaticotonica, e tra i suoi effetti c’è quello di una migliore risposta antinfiammatoria e antidolorifica.
Il trattamento manipolativo osteopatico produce degli effetti sia locali che sistemici, cioè globali. A livello locale è possibile avere una riduzione del tono muscolare, una vasodilatazione, una riduzione del tono dei miofibroblasti (cellule del tessuto connettivo), mentre a livello sistemico può avvenire un aumento del tono vagale, con una risposta antinfiammatoria, una maggior calma mentale, e di conseguenza una riduzione dello stress.
L’osteopatia può risultare utile per la risoluzione delle problematiche scatenanti l’insonnia e i diversi disturbi del sonno.