Come si svolge una seduta osteopatica
24 Giugno 2019
“Come si svolge una seduta osteopatica?”. Questa è una delle domande più comuni che si pone chi si approccia per la prima volta all’osteopatia.
Generalmente, una seduta osteopatica consta di tre fasi:
- ANALISI. L’obiettivo della prima fase è inquadrare al meglio la problematica per la quale il paziente si rivolge all’osteopata ed escludere in parte che vi sia la necessità di un approfondimento specialistico. L’osteopata pone quindi alcune domande che possono spaziare su vari ambiti e che, spesso, non sono direttamente correlate alla zona dolente o alla problematica che la persona presenta. In ogni caso, il colloquio si tiene sempre nel massimo rispetto e non risulta mai inappropriato.
- VALUTAZIONE. Nella fase successiva l’osteopata conduce una serie di test di mobilità e, perciò, è possibile che venga chiesto al paziente di togliere qualche indumento. Tali test comprendono valutazioni che completano il quadro in relazione all’esclusione di un intervento medico specialistico. Questa fase è necessaria per essere certi di poter procedere a quella successiva, che comprende il trattamento osteopatico vero e proprio.
- TRATTAMENTO. Utilizzando il lettino su cui il paziente generalmente si corica o si siede, l’osteopata – in base alla propria esperienza e formazione – procede al trattamento che è costituito da un approccio di tipo manuale, normalmente senza l’ausilio di strumenti. Il bagaglio tecnico di un osteopata è molto ampio e può comprendere tecniche che comportano spinte decise o altre in cui sembri addirittura che l’osteopata non stia compiendo alcun movimento. In ogni caso, la filosofia osteopatica è volta al massimo rispetto per il paziente e – per questo motivo – le forze utilizzate sono sempre minime e non oltre il necessario.
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