Combattere l’artrite grazie all’osteopatia
20 Gennaio 2020
L‘artrite è una condizione infiammatoria che riguarda le articolazioni – ossia quelle strutture che mettono in comunicazione due o più ossa – provocando dolore, gonfiore, rigidità e aumento della temperatura della zona interessata e che può colpire persone di qualsiasi età.
Le cause dell’artrite possono essere di diverso tipo (traumatica, metabolica, infettiva, autoimmune e idiopatica) e in base all’origine si possono distinguere diversi tipi di disturbo, tra cui le più diffuse sono:
– Artrite reumatoide: si tratta di una malattia autoimmune, ossia che deriva da un malfunzionamento del sistema immunitario, che aggredisce le articolazioni a livello della membrana sinoviale (membrana di tessuto connettivo specializzato che riveste internamente la capsula articolare e la parte articolare dell’osso), andando a colpire progressivamente l’intera struttura articolare alterandola e indebolendola.
– Osteoartrite: è nota anche come artrosi e riguarda il deterioramento progressivo dello strato cartilagineo che ricopre le superfici articolari, soprattutto in età avanzata.
È stato dimostrato che il trattamento osteopatico – intervenendo sia direttamente sulle aree infiammate sia in maniera indiretta – può portare beneficio alle persone affette da questa patologia e la ragione risiede nel modo con cui l’osteopata agisce sulla persona.
Le articolazioni, bersaglio della malattia, sono molto irritate e infiammate e il trattamento può essere svolto sulle articolazioni usando tecniche indirette, ma soprattutto su altre parti del corpo.
Un esempio è rappresentato dal trattamento dell’addome o del torace utilizzando un approccio denominato “viscerale”. Con opportune tecniche applicate nei distretti suddetti, si è in grado di far arrivare un’informazione neurologica alle articolazioni. Il nostro sistema sensitivo, attraverso i quale noi possiamo percepire tutte le sensazioni, compreso il dolore, mette in relazione tessuti periferici, come gli arti o la colonna vertebrale, con i tessuti più interni come gli organi, perciò, agire sugli organi equivale ad agire sulle articolazioni.
È importante sapere infatti che l’infiammazione è un fenomeno neurologico prima che tessutale, per cui, rilassare cioè alzare la soglia di attivazione di una data parte del sistema nervoso periferico equivale a fare scendere i livelli infiammatori.