Curare gli attacchi d’ansia con il supporto dell’osteopatia
Palpitazioni, vertigini, tensione. Senso di vuoto mentale, depersonalizzazione, induzione di immagini negative. Sono molte le manifestazioni degli attacchi d’ansia che in Italia colpiscono sempre più persone.
C’è chi esterna tale condizione e chi la sopporta in silenzio, con conseguenze negative sulla conduzione della vita quotidiana che portano a percepire come potenzialmente pericolose anche situazioni normali. L’ansia consiste infatti in complesso di reazioni cognitive, comportamentali e fisiologiche che si attivano quando uno stimolo viene avvertito come minaccioso e impossibile da gestire.
Gli attacchi d’ansia non sono prevedibili, si manifestano quando meno li si aspetta, condizionando la vita nella sua totalità, alla ricerca costante di spiegazioni, rassicurazioni e vie di fuga che allontanino dalla situazione di disagio.
Ogni caso è da gestire a sé, con il supporto della psicoterapia per indagare le cause del problema e a volte, solo occasionalmente e per brevi periodi, con l’utilizzo di farmaci ansiolitici. Ma accanto ai metodi tradizionali di gestione dell’ansia, può risultare efficace rivolgersi a un osteopata.
L’osteopatia può infatti intervenire sulle problematiche muscolo-scheletriche e viscerali presenti in un soggetto molto ansioso (contratture muscolari, rigidità articolare, gastrite, reflusso gastro-esofageo, emicrania) e andare ad agire sulle tensioni periferiche per riequilibrare il sistema nervoso del paziente e renderlo meno incline alle ricadute d’ansia.
Una strada integrativa da percorrere e non invasiva per dire addio agli attacchi d’ansia.